[...]
Ed è anche significativo che il 4 Aprile, al Simposio, perfino al portavoce di un gruppo giovanile (i MIR, decisamente
arrabiati e contestatori) abbia avuto il suo spazio, per esprimere veementi critiche contro il cover-up, ma pure contro
ogni apparente concessione all'autorità e qualunque gratuita "spettacolarizzazione" dell'ufologia in cui anche noi
saremmo incorsi e di cui nostro malgrado saremmo attivi responsabili; il tutto attraverso lo slogan di "UFO al
popolo!". Vago, ma evidente sintomo di quanto l'argomento stia incidendo nelle coscienze giovanili, sempre meno
disposte al compromesso e a subire l'inganno del potere. Di fatto, lo si ricordi, un sistema in cui l'apparire prevale
sull'essere richiede però di essere combattuto con le sue stesse armi. E' così - dall'esteno ma anche dall'interno - che si
fanno da sempre le rivoluzioni che funzionano, siano esse culturali, scientifiche, sociali o politiche. E di questa
metamorfosi dovrebbero davvero rendersi contro altri, che non avrebbero accettato una presenza contestatrice. Noi
abbiamo dimostrato di voler andare oltre.