Comunicato Stampa


E' in distribuzione nazionale nel circuito delle librerie (Feltrinelli e simili) e negli infoshop dei Centri Sociali il primo numero di:

MIR (MEN IN RED) - rivista di ufologia radicale


Nella prima metà degli anni novanta era venuta a crearsi nelle aree di riflessione controculturale una profonda attenzione alle tematiche ufologiche, lette in chiave squisitamente politica. Questa attenzione aveva dato vita ad una rete di ufologi radicali sparsi su tutto il territorio nazionale che si scambiavano informazioni e riflessioni, prima in modo informale poi attraverso un bollettino a circolazione interna. Ufologi radicali che si incotravano periodicamente per discutere, come per organizzare escursioni ufologiche, feste spaziali, nottate di sky-watching. Raggiunto uno stato di maturità della riflessione si è sentita l'esigenza di uno strumento che allargasse all'esterno il lavoro svolto. E' nata così la rivista Men In Red.

Il suo obiettivo quello di dare spazio e visibilità al portato rivoluzionario presente nell'ipotesi di esistenza di intelligenze extraterrestri. Infatti, l'alieno, come assolutamente altro, rappresenta una sfida avanzata per la teoria critica; esso dischiude la possibilità di una trasformazione radicale dell'esistente.

Che esistano o meno extraterrestri che periodicamente visitano il nostro pianeta, l'apertura cognitiva che questa suggestione offre rappresenta un terreno privilegiato di lotta sul piano dell'immaginario come dell'azione collettiva. Chiamiamo questa suggestione radicale esoplanetarismo.

Pensiamo dunque in termini di alleanza politica, di interfacciamento, un eventuale rapporto con intelligenze extraterrestri, questa la nostra chiave di lettura del fenomeno. Creare le condizioni per un contatto è immediamente preparare le condizioni per la trasformazione dell'esistente. La falsificazione dell'ipotesi extraterrestre non falsifica la sua utilità politica.

Ci opponiamo alla spettacolarizzazione, e al riduzionismo scientista di un'ufologia borghese che, replicando continuamente se stessa, si rende funzionale alle meccaniche del capitale. Il nostro motto è UFO AL POPOLO perché crediamo nell'autogestione del contatto e nell'autodeterminazione delle soggettività.

Men In Red