da "La Repubblica"
31 Gennaio 1999 - Cronaca di Roma - pag.X

L'UFO È POLITICO
Escono allo scoperto gli skywatchers radicali: rilancio della rivista Mir, congresso con esperti "borghesi"e il filosofo Baudrillard

di Daniela Onelli

[L'articolo è corredato da un ampio box con le differenze fra alien nation e alien dissident, luoghi e consigli per lo skywatching, e altri elementi di colore che non riportiamo]
Niente più clandestinità. Gli ufologi radicali romani hanno deciso di uscire allo scoperto. Vogliono promuovere e allargare il cerchio dei contattisti autonomi. Massima pubblicità, quindi, alla presentazione ufficiale del secondo numero della loro rivista, Mir. Che non c'entra con la sfigatissima stazione orbitante russa, ma è l'acronimo di men in red uomini in rosso contrapposti a i men in black della Nasa e dintorni. A parlare con loro anche l'antropologo Massimo Canevacci. A marzo, invece grande dibattito congresso con gli altri ufologi, quelli "borghesi", e ospiti siderali come il filosofo Jean Baudrillard. Ma chi sono gli ufologi radicali? "Compagni che credono realmente nell'esistenza di forme vita extraterrestre con le quali poter stabilire rapporti politici funzionali alla lotta contro il capitale - spiegano i coordinatori di Mir Militant X e K. - Ma quello che per noi è ancora più importante è l'alieno in quanto elemento disfunzionale rispetto alle logiche produttive e riproduttive del capitale sul pianeta".
Marziani marxiani? Gli ufo come nuovi antagonisti al sistema? Per contattarli i terrestri ufologi della capitale, una cinquantina quelli militanti, tutti tra i venti e i trent'anni, studenti universitari e musicisti, provenienti dall'ex movimento della Pantera, si danno piuttosto da fare. Sono stati abbandonati i propositi di abbandonare il Luneur e realizzarci un comodo avamposto per la dissidenza aliena o trasformare le piazze del Forte Prenestino in piattaforme d'atterraggio antagonista. Ora preferiscono concentrarsi sull'esopratica più affascinante, l'osservazione del cielo, lo skywatching. Ma pensano anche di "penetrare in maniera critica le dimensioni nuove dell'ufologia che confinano e si innervano con una più complessiva critica della vita quotidiana".
Tra l'altro irrompono nei convegni ufologici tradizionali con interventi di rottura non sempre graditi agli appassionati presenti. Il caratteristico saluto Mir, "ufo al popolo", lascia il pubblico congressuale alquanto interdetto. Gli "uomini in rosso" non hanno gradito l'avventura del vecchio astronauta John Glenn. "Lo spettacolo offerto all'indomani della messa in orbita del settantaseienne John Glenn ha segnato la secolarizzazione di un comando capitalista esercitato dallo spazio colonizzato della stratosfera". Ed aggiungono che "la creazione della prima commissione d'inchiesta non governativa, finanziata da Rockefeller, annuncia che i nuovi strumenti cognitivi di blindatura ecofascista non saranno più demandati ai morenti stati nazionali, ma saranno gestiti direttamente dalle multinazionali del capitalismo".
Per gli aspiranti contattisti autonomi il collettivo Mir ha stilato un "Manuale d'ufologia radicale e antagonista" con un mini vocabolario che aiuta a destreggiarsi tra i termini ufologici.
Come derive psicogeografiche, l'eso- sesso, che dovrebbe essere praticato con gli alieni, ma in mancanza di questi vanno bene anche i patner terrestri, o illegal gathe, ovvero pratica di ritrovo collettiva e di confronto, il tutto accompagnato e sorretto da impianti per la diffusione di musica più o meno alieno-tipica. Consigliabile in tal senso, il preventivo ascolto del cd "Aliens in Roma I, II", compilation dei maggiori gruppi siderali.
Tra gli eroi del pantheon dell'underground ufologico, viene inserito anche Dante Minazzoli un "contattista marxista" ante litteram. Un suo articolo è presente nel secondo numero della rivista Mir. Ma non si può dimenticare il mitico comandante americano George Adamski, il primo a raccontare di essere stato a bordo di un disco volante. Estratti dei suoi libri sono parte integrante del manuale sopra citato.
Gli ufologi radicali non credono che gli americani siano sbarcati sulla Luna e sono convinti assertori del cover-up praticato dalle psicopolizie. Manipolazione e sottrazione di qualsiasi segno di presenza extraterrestre sul pianeta. Come contattare i Mir, gli "uomini in rosso"? La rivista settemilalire di pura dissidenza aliena, la potete trovare nelle librerie Feltrinelli, presso l'Odradek in via dei Banchi Vecchi e negli infoshop dei centri sociali. Per incontri più ravvicinati curiosate nel loro sito internet www.kyuzz.org/mir o potete scrivere alla casella elettronica mir@kyuzz.org.