Mir è un collettivo romano di ufologi radicali che nasce nei primi anni '90
come prosecuzione del movimento studentesco della Pantera. All'interno di
una politica di riappropriazione degli spazi, i signori del Mir (Men in Red)
propongono lo spazio stellato come nuovo luogo di interazione.
Se l'ufologia ufficiale gestisce l'apparizione aliena come evento spettacolare
o fenomeno scientifico da osservare esortando quanti avessero contatti con
extraterrestri ad informare le forze armate, i Mir invitano alla gestione
autonoma del contatto: insomma se incotri un alieno, tienitelo per te
[...una definizione troppo riduttiva di contattismo autonomo].
L'istituzione di potere terrestre, in pratica, non deve mediare il rapporto con
l'entità extraterrestre. Il Mir induce alla riflessione su alcuni dogmi terrestri,
come: chi ci dice che siamo gli unici esseri tecnologicamente avanzati
dell'universo?
Il collettivo autoproduce una rivista per divulgare il Mir-pensiero: che prevede
l'abbattimento del capitalismo tramite il contatto culturale con l'alieno. Nella
politica contattistica è contemplato "l'esosesso", il sesso con alieni che, in
tempi di coabitazione multietnica, porterà a un ulteriore imbastardimento
della razza e all'abbattimento dei vincoli della sessualità terrestre. Per un
apertura, universale, dei propri orizzonti.
I navigatori ufologi possono creare autonomi contatto sul sito:
www.kyuzz.org/mir.