Editoriale
del secondo numero
Pianeta Terra: nulla è ormai più come prima.
Al primo contatto dell'ufologia radicale con il mondo dell'ufologia borghese gerachie
consolidate e paradigmi reazionari hanno mostrato la miseria che sostenevano. Come un
UFO la presenza di MIR nel panorama editoriale ha incrinato certezze, rimesso in moto
neuroni e ingenerato nuove paure.
I risultati non hanno tardato ad emergere:
- l'ufologo apolitico e qualunquista è costretto oggi a fare ripensare alla radice i
presupposti della propria passione e a non dare più per scontate le letture pacificanti
dell'ufologia ufficiale
- le aree dell'antagonismo hanno iniziato a far proprie le analisi dell'ufologia radicale sul
capitalismo interplanetario e a rapportarsi a quei sapere locali come l'ufologia fino a ieri
politicamente squalificati
- particolare interesse hanno inoltre suscitato le riflessioni di MIR in aree diverse
dell'intellettualità accademica e non: sociologi, antropologi, studiosi di estetica hanno
scoperto che la riflessione sugli UFO rappresenta una frontiera estrema per il
ripensamento dell'esistente
- infine, attivisti culturali, artisti dissidenti, musicisti sovversivi hanno trovato una comune
sensibilità nelle proposte dell'underground ufologico.
La nostra prima scommessa è risultata vincente e la rete dell'ufologia radicale ha potuto
espandersi su nuovi territori.
A più di un lustro di distanza dalla nascita del network dell'ufologia radicale le previsioni
sullo sviluppo interplanetario del capitale si sono fin troppo efficacemente avverate.
- Lo spettacolo offerto all'indomani della messa in orbita del settantasettenne John Glenn
ha segnato la secolarizzazione di un comando capitalista esercitato dallo spazio
colonizzato della stratosfera.
- La creazione della prima commissione di inchiesta non governativa, ma finanziata da
Rockefeller, annuncia che i nuovi strumenti cognitivi di blindatura ecofascista del pianeta
non saranno più demandati ai morenti stati nazionali, ma saranno gestiti direttamente
dalle multinazionali del capitalismo
- Il recente flap ufologico, che ha colpito gli schermi televisivi come le pagine dei giornali,
con spot e inserzioni in cui l'alieno fa da testimonial (Florio, Parmalat, Kinder, Arbre
Magique....) dimostra un doppio livello di psicover-up ove la domesticazione dell'alieno è
immediatamente funzionale alla circolazione delle merci.
In questo contesto le diseguaglianze si decuplicano riproponendosi su nuovi livelli di
replicazione del vivente. Questo non può che rinnovare la priorità per una trasformazione
del reale come precondizione al contatto.
Se il primo numero di MIR nasceva dall'esigenza di proporre complessivamente un
manifesto per l'ufologia radicale; questa seconda uscita si propone invece di penetrare in
maniera critica dimensioni nuove dell'ufologia che confinano e si innervano con una più
complessiva critica della vita quotidiana.
Buona lettura...